G. Santagata
CALABRIA
SACRA
Compendio
storico-artistico della monumentalità chiesastica calabrese
Reggio
Calabria, Parallelo 38, 1974
S. MARIA DEL SOCCORSO DI
BOVALINO
La Chiesa di
5. Maria del Soccorso, detta anche del Rosario, per essere stata sede della
Confraternita del Rosario, già appartenente al Principe Pignatelli,
s'innalza in Bovalino Superiore, nella contrada Zoparto.
La tradizione
locale attribuisce l'erezione della Chiesa suddetta all'Abate Correale da
Siderno e ne fa risalire la fondazione al XVI secolo.
Il Can. A. Oppedisano, in merito all'antichità
della Chiesa, trascrive la descrizione di una platea di beni della chiesa
stessa dell'anno 1756, nella quale si legge: “Di quanto sia l'antichità di
detta chiesa si può congetturare del non esservi stata persona quantunque
canuta, non solo di nostri tempi, ma bensì dell'ora che il Dottissimo AB.
Carlo Poggio, nell'anno di nostra salute 1674, fece platea, il quale asserisce
non esservi memoria da chi fosse stata edificata, ne fondata, forse per essere
state bruciate le scritture nel 1594” (data in cui Bovalino fu incendiata
dai turchi).
La Chiesa del
soccorso è costituita da una sola navata terminante con l'abside
semicircolare, ed ha una cappella annessa al lato destro, vi si accede da due
porte: una rivolta ad oriente e l'altra più grande rivolta a mezzogiorno.
L'interno è molto semplice, ad eccezione di alcuni rilievi barocchi
sovrapposti nello arco maggiore, e ciò è dovuto ai non pochi rimaneggiamenti
che, la chiesa subì, in seguito a danni riportati dai diversi terremoti.
Molto importante rimane nell'interno dell'abside, una pregevole trabeazione
lavorata con decorazione baroccheggiante.
Fino a tempo
addietro, vi si conservavano alcuni dipinti di antica fattura, quale: La
Vergine del Rosario, 5. Vito ecc., di provenienza dal diruto Convento
degli Osservanti di Bovalino, oggi del tutto scomparsi. Le due statue
che si veneravano in questo Tempio, (L'Immacolata e San Francesco d'Assisi)
furono trasferiti nella Chiesa Matrice, per il minacciante pericolo
dell'edificio.
L'esterno
della Chiesa che termina col timpano triangolare, presenta una fattura al
quanto semplice, in parte interrotta da alcune linee (cornici in laterizi) e
da due nicchiette a struttura semicilindrica con archeggio e fastigio, situati
ai lati del portale, all'altezza dell'architrave. Altra nicchietta della
stessa impostazione, ma di proporzioni più grande, è posta in alto del
frontone, immediatamente sotto la cuspide. Il campaniletto (a vela in
laterizi) s'innalza sull'angolo sinistro della facciata.
Ai lati esterni
della cappella, si rilevano due feritoie medioevali con profilatura in pietra
tufacea.
Importante è
il portale grande (quello rivolto a mezzogiorno) il quale ha un tono veramente
artistico ed un aspetto architettonicamente maestoso.
L'arco ogivale
è in pietra tufacea dura, finemente decorata a bassorilievo con motivi
floreali e rosoni, con architrave a guisa di cornice. Completano il manufatto
le diverse cornici di raffinata lavorazione ed il cordone tortile del
semicerchio dell'archeggio.
Contrariamente
all'affermazione del Procopio, il portale
appartiene all'architettura gotico-ogivale del XIV-XV sec. e ciò è stato
confermato dalla Soprintendenza ai Monumenti e dallo esperto in arte, Prof. A.
Frangipane
Il portale
medesimo, proviene da un'antica cappella già esistente presso la fortezza
medioevale di Bovalino e, nel 1581, come risulta inciso in un travertino
collocato nell'angolo destro dell'edificio, venne rimontato nella Chiesa del
Rosario.
La Chiesa
suddetta, è chiusa al culto da molti anni, ed ha bisogno di un massiccio
intervento, per impedire la distruzione. Il tetto infatti è in condizioni
pietose e non da poco tempo, ed in conseguenza ha causato lo sgretolamento dei
muri che sono cosparsi di larghe fenditure; segni questi di un prossimo
disfacimento dell'edificio.
--------------------------------------------
1 A.OPPEDISANO, Cronistoria
Diocesi di Gerace, Gerace. 1934.
2 R. PROCOPIO, Bovolino in Storia e cultura della
Locride di G. Calogero, Messina,
1964.
3 A. FRANGIPANE, Elenco edifici monumentali,
Roma,
19,38.